giovedì 26 settembre 2013

Un Mese...




Ciao caro lettore,

Fa uno strano effetto dirlo, ma ormai è già un mese che ho lasciato la mia vita in Italia per cominciarne una nuova in Cina. Durante questi giorni sono successe tantissime cose: dal campo di Pechino all'arrivo a Shijiazhuang,dal primo giorno di scuola alla vita in dormitorio.
Il primo giorno che sono arrivato a Pechino tutto mi sembrava diverso a cominciare dal modo in cui guidava l'autista del pullman che dall'aereoporto portava il gruppo AFS nell'albergo in cui si sarebbe svolto il campo iniziale. Infatti ogni volta che si avvicinava ad un' altra macchina suonava il clacson solamente per avvisare che si stava avvicinando. Ovviamente noi tutti ci siamo messi a ridere perchè non sapevamo che in Cina fosse normalissimo fare così, ma ora ci sono abituato e non ci faccio neanche più caso.
Una volta arrivati in albergo noi 62 Italiani eravamo la maggioranza e si sentiva solo parlare italiano, finchè non sono arrivati i "Thailandesi" con i loro 83 exchangers (d'ora in poi sarò circondato dai Thailandesi). Durante il soggiorno a Pechino AFS Cina ha organizzato una gita alla Grande Muraglia Cinese: un'esperienza magnifica


Poi il 25 Agosto ho lasciato Pechino per raggiungere la mia destionazione finale: 石家庄 (Shijiazhuang). All'arrivo c'era ad aspettarmi la mia famiglia ospitante ed il primo impatto non è stato proprio uno dei migliori, anzi è stato pessimo: all'inizio tutti quanti mi hanno abbracciato (cosa stranissima), ma poi per i cinque minuti successivi siamo rimasti a guardarci senza dirci niente. Dopo l'imbarazzo iniziale tutto è andato meglio e ora sto benissimo con loro. Il secondo giorno in famiglia siamo andati ad prendere alla stazione mia sorella Thailandese, la quale non sa parlare inglese quindi anche con lei cerco di parlare cinese.
Dopo una settimana passata in famiglia, con immenso dispiacere mi sono dovuto trasferire nel dormitorio della scuola. A proposito nel dormitorio siamo 2 Italiani e 8 Thailandesi. Il primo 31 Agosto, Sabato, è cominciata scuola e durante la cerimonia di inizio anno le nostre professoresse hanno fatto presentare in cinese noi studenti stranieri su di un palco difronte a 2000 studenti Cinesi.
Il giorno dopo di Domenica è cominciata la vera scuola. Ossia la mattina lezione dalle 7:40 alle 11:45 ed il pomeriggio dalle 13:50 alle 17:15. D'ora in poi le giornate saranno tutte uguali: stare tutto il giorno a scuola, uscire alla fine della lezioni per fare un giro intorno al quartiere ed infine ritornare a scuola per cenare, studiare ed andare a dormire. Il momento più bello di ogni giornata è quando dopo cena mi unisco a giocare a caclcio con alcuni ragazzi cinesi. In Italia io sono il più scarso a giocare con i piedi, infatti sono portiere, ma qui è tutto diverso: per loro il calcio è ancora materia sconosciuta ed io ne approfitto per dettare legge in mezzo al campo! Comunque questa routine viene interrotta ogni weekend quando torno in famiglia. Con loro vado sempre a mangiare fuori e faccio un sacco di cose divertenti, per esempio due settimane fa siamo andati a vedere allo stadio una partita di calcio della squadra locale.
Cos'altro posso dire dopo un mese? Non saprei. Mi aspettano ancora tantissime cose da fare, ma sempre con la certezza che amo questo paese anche con tutti i difetti che ha.
"I love China"

A presto

Javier

lunedì 5 agosto 2013

Hello Everybody!

Ciao caro lettore,


Mi chiamo Javier, ho 17 anni e ho deciso di realizzare questo blog per scrivere i sapori, odori e suoni di un anno che sto per andare a vivere in Cina. Sì, proprio in Cina. La gente mi domanda il perchè di questa scelta "pazza" facendo delle facce davvero uniche e io rispondo sempre diversamente a seconda della persona con cui sto parlando. Ma la verità è che il perché di questa scelta non lo so nemmeno io. Volevo un esperienza che potesse essere il più originale possibile e poi tra le destinazioni che Intercultura offriva questa...era la più "strana". Sinceramente ciò che desideravo di più era mettermi in gioco e quale nazione migliore della Cina che,con il suo fascino misterioso dovuto a cinquemila anni di storia ed un recente passato ignoto, è un paese tutto da scoprire.

Ora mancano 16 giorni, 1 ore e 25 minuti alla mia partenza e ogni secondo che passa sale l'eccitazione. Oggi, poi, è stato un giorno speciale dato che ho salutato insieme al gruppo di "Amici di Intercultura" i partecipanti al programma annuale negli Stati Uniti, che dopo quelli partiti per la Thailandia sono i secondi a lasciare l'Italia, e ad ogni ARRIVEDERCI aumenta la consapevolezza di ciò che tutti noi ci accingiamo a fare.

A presto                                                                                                                   

                                                                                                                                Javier